“La nostra è vera carne, prodotta in laboratorio partendo da cellule estratte da un bovino vivo, fatte crescere per diventare tessuto e muscolo”.
È la dichiarazione di Uma Valeti – Ceo del Memphis Meats – sulla rivista Food Safety News.
L’azienda statunitense nei giorni scorsi ha impressionato i consumatori di tutto il mondo con la notizia della sperimentazione in laboratorio di carni artificiali partendo da cellule animali.
Hamburger e polpette sono le prime carni prodotte con il nuovo metodo: carne senza mai più uccidere un animale, un passo avanti nella sperimentazione ma soprattutto un momento che potrebbe segnare una svolta nel settore della produzione e della distribuzione e nelle abitudini del consumatori.
Sicuramente la carne “sintetica” avrebbe il vantaggio di abolire gli allevamenti, quindi sarebbe una soluzione sostenibile, ma dall’altro lato vorrebbe dire nutrirsi con alimenti totalmente artificiali.
Se quindi la carne da laboratorio potrebbe rappresentare il futuro, c’è da chiedersi quali saranno le conseguenze per la supply chain del settore food, considerando che sarà proprio la produzione dell’alimento a cambiare ancor prima della logistica.
La gestione della logistica della carne segue delle specifiche norme riconducibili alla categoria dei “prodotti deperibili”, una filiera in cui produzione, trasporto e conservazione rappresentano un processo particolarmente complesso in cui ogni attività è parte integrante e fondamentale di un sistema complesso.